Cassazione: pausa caffè a rischio e pericolo del lavoratore. Niente malattia
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

La Cassazione: pausa caffè a rischio e pericolo del lavoratore, niente malattia o invalidità

caffè

La sezione Lavoro della Cassazione sul caso di una dipendente infortunatasi mentre tornava in ufficio dal bar: la pausa caffè a rischio e pericolo del lavoratore.

La Cassazione ha stabilito che non sono previsti il riconoscimento dell’invalidità e l’indennizzo di malattia per i lavoratori che subiscono un infortunio durante la pausa caffè, un vero e proprio rito che trova spazio nel corso della giornata lavorativa.

Tribunale
Tribunale
Leggi anche
Covid, ricoveri in terapia intensiva: due Regioni sopra la soglia di rischio. E torna lo spettro della zona Gialla

La Cassazione: pausa caffè a rischio e pericolo del lavoratore, non è una necessità fisiologica

La sezione Lavoro della Cassazione si è espressa sul caso di una donna, impiegata, che si era infortunata in seguito ad una caduta. La donna si era recata in un bar nei pressi dell’ufficio e stava tornando presso la propria sede di lavoro quando è caduta infortunandosi al polso.

La Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dall’Inail, ha stabilito che l’infortunio durante la pausa caffè non comporta né l’indennizzo per malattia né l’invalidità. Neanche nei casi in cui la pausa caffè è accordata dal datore di lavoro, come nel caso in questione. Questo perché, sostengono i giudici, non si tratta di un bisogno fisiologico del lavoratore. Di fatto si tratta di una pratica diffusa e consolidata ma non necessaria.

I giudici del Tribunale e quelli della Corte di appello avevano dato ragione alla donna in quanto la pausa caffè era stata autorizzata dal datore di lavoro. Inoltre all’interno dell’ufficio non erano presenti macchinette o bar, quindi recarsi in un locale esterno all’ufficio era l’unica soluzione possibile per consumare un caffè. I giudici della Cassazione hanno ribaltato il verdetto sottolineando che andare a prendere un caffè è una scelta libera del lavoratore e non una necessità fisiologica. Cadendo il criterio della necessità cade anche il legame con l’attività lavorativa. E cade anche il riconoscimento dell’indennizzo.

caffè
caffè

Niente malattia o invalidità in caso di infortunio

In poche parole, secondo la Cassazione il dipendente usufruisce della pausa caffè ma a suo rischio e pericolo. In caso di infortunio durante la pausa caffè non ha diritto al rimborso. Un infortunio durante la pausa caffè all’esterno dell’ufficio non può essere considerato un infortunio sul lavoro.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 10 Novembre 2021 10:22

Covid, ricoveri in terapia intensiva: due Regioni sopra la soglia di rischio. E torna lo spettro della zona Gialla

nl pixel